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Bonus 600 euro autonomi e partite IVA: cos’è e come funziona (aggiornato)

Cos’è e come funziona il bonus 600 euro autonomi, partite IVA, co.co.co. e lavoratori stagionali del turismo, agricoltura e spettacolo.

Il Decreto Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 marzo, presenta misure di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi, co.co.co. e dei lavoratori iscritti alla gestione separata con partita IVA, nonchè di alcune categorie di lavoratori dipendenti stagionali.

Analizziamo nel dettaglio cosa prevede la misura, ribadendo che il Decreto-Legge Cura Italia è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale straordinaria del 17 marzo 2020.

Al 20 marzo si è ancora in attesa della circolare attuativa dell’INPS, si apprende però che l’importo del bonus lavoratori autonomi è stato fissato in 600 euro (inizialmente previsto come contributo una tantum di 500 euro) e si potrà richiedere per ora solo per il mese di marzo (non mensilmente quindi). E’ stato detto dai ministri a voce che tale misura Potrà eventualmente essereripetuta anche per il mese di aprile, così come già annunciato dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia. Infatti vi saranno certamente ulteriori decreti simili per il sostegno all’economia, ma per ora non c’è nulla di ufficiale.

Bonus 600 euro autonomi e partite IVA: a chi spetta

Il bonus 600 euro potrà essere richiesto da liberi professionisti titolari di partita IVA (attiva alla data del 23 febbraio 2020) e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020. Potrà quindi essere richiesto dagli iscritti alla Gestione separata INPS (art. 2, comma 26 Legge 335/1995), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Inoltre riguarda i lavoratori autonomi iscritti all’AGO INPS; per intenderci artigiani e commercianti che sono stati costretti alla chiusura parziale o totale delle proprie attività per contenere il diffondersi dell’epidemia da COVID-19.

Infine riguarda i lavoratori dipendenti stagionali di alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi (turismo e agricoltura) e i lavoratori dello spettacolo.

Elenco beneficiari del bonus autonomi e partite IVA di 600 euro

Riepilogando possono accedere al contributo:

  1. liberi professionisti con partita IVA (iscritti alla gestione separata INPS) e co.co.co. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.
  2. lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
  3. lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Gli stessi non devono essere titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente;
  4. i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  5. i lavoratori dello spettacolo ovvero che siano iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. Questi devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo e un reddito (da questo lavoro) non superiore a 50.000 euro. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non possono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.

A chi non spetta il bonus di 600 euro

Restano quindi esclusi dal presente contributo i liberi professionisti iscritti alle casse obbligatorie (commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri , avvocati, giornalisti, ecc.). Pare però che nel prossimo decreto possano rientrare anche queste categorie professionali

Ci si aspetta comunque che anche le casse emaneranno apposite misure per far fronte alle emergenze delle singole categorie di appartenenza in accordo con il governo. Sono allo studio anche misure di rimborso affitto per gli studi professionali sotto forma di credito di imposta.

Bonus 600 euro per il Coronavirus: come richiederlo

Il limite di spesa fissato dal Governo per questa misura è di 1 miliardo e 800 milioni di euro ed è suddiviso in base alle varie categorie di lavoratori. Il bonus sarà erogato direttamente dall’Inps a coloro che ne hanno diritto, ma si dovrà presentare una apposita richiesta all’Istituto. L’Istituto successivamente verificherà i requisiti di chi ha presentato la domanda e successivamente verserà l’indennità.

Ora che il testo definitivo del Decreto Cura Italia è in Gazzetta Ufficiale, dovremo attendere una apposita circolare dell’INPS; questa disciplinerà nel dettaglio il bonus 600 euro per coronavirus, i requisiti e le modalità di richiesta.

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